Di seguito riportato il comunicato ufficiale Coldiretti Oristano riguardo il mio nuovo progetto: ”Coldiretti Oristano, Liverani Servizi e MEDSEA in un progetto pilota a favore di sostenibilità ambientale ed economicità aziendale. A distanza di alcuni mesi dal convegno tenutosi ad Arborea a Ottobre 2019, su cambiamenti climatici e agricoltura resiliente, prende vita un importante progetto sperimentale in collaborazione con MEDSEA (Mediterranean Sea and Coast Foundation) e Liverani Servizi, il cui scopo è la riduzione dell’utilizzo della risorsa idrica in agricoltura.
L’acqua è una risorsa preziosa sempre più limitata che deve essere tutelata, soprattutto adesso che sovente patiamo, a causa dei cambiamenti climatici, lunghi periodi siccitosi. Il territorio oristanese , considerata la sua morfologia e le colture prevalenti, sembra essere il territorio più indicato per l’avvio di questo progetto sperimentale che prevede l’utilizzo di SAPR (droni) per l’analisi dei parametri relativi a DNA e stress idrico delle colture, grazie all’utilizzo di un sistema dotato di camera multispettrale, con l’obbiettivo di diminuire già dal primo anno l’utilizzo di acqua e, individuando il DNA delle infestanti, i fitofarmaci attraverso l’uso mirato. L’iniziativa coinvolge 10 aziende che hanno messo a disposizione 5 Ha ad azienda per l’analisi e lo studio.
Gli appezzamenti saranno suddivisi in due parti: 2 ettari irrigati tradizionalmente e 3 ettari con il metodo sperimentale. Il progetto prevede un monitoraggio aereo settimanale per azienda, che restituisce dei dati da studiare in base a coltura e tipologia del terreno.
E’ un progetto che abbiamo voluto fortemente per essere consequenziali – afferma Emanuele Spanò, Direttore di Coldiretti Oristano – perché siamo certi che possa essere utile a coniugare le esigenze ambientali con le esigenze agricole. Da una parte infatti permette di preservare la risorsa idrica, dall’altra di ottenere le stesse rese produttive ma con minor apporto di acqua, avviando nel contempo un cambiamento culturale che è elemento imprescindibile per un’agricoltura resiliente. L’introduzione di competenze specializzate e tecnologie innovative nelle aziende agricole può far tanto in termini di sostenibilità ambientale, efficienza ed economicità. Per questo motivo abbiamo voluto costruire questo progetto con due partner qualificati come la Liverani Servizi e il MEDSEA.
L’integrazione dell’utilizzo del drone in agricoltura – prosegue Andrea Liverani, Titolare della Liverani Servizi – ci permette di monitorare in modo preciso e dettagliato lo stato di salute delle coltivazioni, incrociando i dati rilevati dalla radiazione solare e la risposta delle piante attraverso sensori multispettrali. Grazie alla collaborazione con Coldiretti Oristano e MEDSEA Foundation ha preso vita nel nostro territorio un progetto per il monitoraggio delle coltivazioni, con l’obbiettivo di rendere efficiente l’utilizzo della risorsa idrica su mais, sorgo ed erba medica e di ridurre l’utilizzo di fitofarmaci in contrasto alle piante infestanti del riso. Finalmente si agirà, grazie alla tecnologia, in modo concreto per il bene della comunità agricola e dell’ambiente.
“Il Progetto Maristanis – dichiara Vania Statzu, Economista Ambientale, Vicepresidente della Fondazione MEDSEA -ha come finalità la tutela e valorizzazione delle zone umide dell’Oristanese. Tra i suoi obiettivi vi è quello di ridurre il consumo idrico, soprattutto in agricoltura, settore per noi fondamentale. Quando Coldiretti Oristano e Andrea Liverani ci hanno contattato per costruire questo progetto basato sull’agricoltura di precisione non abbiamo avuto dubbi. Supportare le iniziative sostenibili e d’avanguardia che arrivano dal territorio è uno degli obiettivi della Fondazione MEDSEA. La siccità che ha colpito le colture dell’oristanese fra dicembre e febbraio è la conferma che gli effetti dei cambiamenti climatici ormai fanno parte della nostra vita quotidiana. Le zone umide hanno un ruolo importante nella mitigazione dei fenomeni di alterazione del clima. Lavorare per preservare l’acqua, come facciamo in altri settori, sempre in aperta collaborazione con i protagonisti del mondo produttivo, non solo ci permette di raggiungere gli obiettivi di progetto, ma anche di promuovere nuove opportunità occupazionali per i giovani del territorio”. Siamo molto attenti alla problematica – conclude Giovanni Murru, Presidente di Coldiretti Oristano – in quanto riteniamo questa tematica importante perché d’interesse comune. E’ fondamentale superare le sfide che l’agricoltura isolana si trova ad affrontare quotidianamente e questo progetto si pone proprio l’obiettivo di portare un contributo in questa direzione.”
Potrete trovare il comunicato anche nel sito web della federazione o nella loro pagina Facebook.
Condividi